STORIE PORNO: un sogno realizzato

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  1. charly
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    io e il mio amico federico, siamo praticamente cresciuti insieme e ci consideriamo due parenti piu che due amici.
    figli di due donne che abitano vicino e avendo pochi mesi di differenza di età siamo venuti su assieme e ci siamo sempre divisi tutto, sogni, speranza, amicizie, donne.
    Come due buoni cugini ci siamo sempre detti tutto e come tutti gli adolescenti siamo sempre stati attirati dalle fattezze femminili delle rispettive mamme, anche se ogni mamma era la madre dell'altro.
    I nostri sogni erotici ci spingevano, con gli anni, sempre più in avanti, così quando restavamo da soli in casa non esitavamo a frugare nella biancheria intima delle rispettive madri e masturbarci immaginando di possederle magari assieme.
    Ora sembra giusto descrivervi le donne in questione:Emma, la mamma di Carlo, 47 anni alta 1,70 cm. mora con folti capelli neri lungi robusta, sarà stata una 50 come taglia, con due seni da quinta misura che almeno all'apparenza sembravano che stessero su da soli o almeno lottavano bene, un culo da favola tondo e prosperoso che spesso veniva messo in risalto da gonne attillate, gambe sode e desiderabili condite da un viso da maiala.
    antonella, mia madre 48 anni, alta 165,capelli castani,due tette esagerate che data la mole non potevano stare su da sole,erano sempre però il miglior decoltè del quartiere.
    io(riccardo) e il mio amico federico siamo alti sul metro e 80
    magri e con una caratteristica che ci accomuna, perennemente arrapati (forse è l'età).
    I nostri sogni si limitavano a lunghe seghe e a discorsi di come potevamo realizzare il nostro sogno segreto, scoparci le rispettive madri. Per aiutarci ci raccontavamo dei punti deboli e i discorsi che sentivamo quando erano insieme, dai quali capivamo che non erano molto soddisfatte della loro vita sessuale.
    Con l'arrivo della estate si presentò la nostra grande occasione, avremmo passato un paio di settimane in una località balneare dividendo lo stesso appartamento e senza i papà in quanto per esigenze di lavoro ci avrebbero raggiunto solo nella terza ed ultima settimana di vacanze.
    " federico, ora abbiamo la nostra grande occasione forse riusciremo a realizzare il nostro grande sogno erotico. "
    " Si, riccardo... ma come potremo osare e se poi ci scappa una figuraccia i nostri padri ci ammazzerebbero di botte… come facciamo?"
    " Non lo so ma qualcosa ci inventeremo, vedrai. "
    questi erano i nostri discorsi e il nostro pensiero fisso.Finalmente arrivammo nell'appartamento preso per le sospirate ferie, e dopo aver disfatto le valigie iniziammo a concentrarci su come attuare il nostro piano.
    L'appartamento era composta da tre camere, una per noi ragazzi, una per i miei e una per emma e suo marito.
    Dato che i nostri padri ci avrebbero raggiunto solo successivamente le nostre madri preferirono occupare solo una stanza in modo da non dover rassettare anche l'altra ed avere più tempo per il mare.
    I primi due giorni passarono senza che nulla potesse succedere, e noi ragazzi ci riempimmo solo gli occhi con spiate in spiaggia o a casa durante le pennichelle pomeridiane o di notte.
    Era sempre la stessa musica, prima facevamo fare la doccia a loro donne e poi correvamo in bagno ad annusare i costumi appena tolti e finendo sempre con la classica sega sotto la doccia.
    il terzo giorno decidemmo di agire,organizzammo una cena.
    Sapevamo venissimo che le nostre madri non reggevano il vino o la birra così pensammo che forse se euforiche ci avrebbero concesso magari una palpeggiata e altro.
    Per tutto il giorno cerammo di rendere il clima euforico e riempivamo le nostre donne e con ammiccamenti e complimenti con doppi sensi velati
    All'ora di cena ci sedemmo a tavola, e dato che la nostra finta vincita non era milionaria decidemmo di vestirci comodi e non eleganti. Io indossavo un paio di pantaloncini con una maglietta a girocollo Carlo aveva lo stesso mia abbigliamento mentre Emma indossava una gonna fino al ginocchio con una camicia bianca un po' sbottonata che lasciava intravedere il solco dei seni sostenuti da un reggiseno in pizzo bianco e antonella aveva un camicione lungo fino al ginocchio con bottoni sul davanti che all'altezza del seno, data la mole lasciavano intravedere un classico reggiseno da donna matura anch'esso in pizzo bianco.
    La cena andò avanti con battute e scherzi con noi ragazzi che facevamo bere le nostre donne cercando di rimanere lucidi il più possibile.
    Verso le 10:00 di sera Emma e Gianna erano brille ed euforiche come noi speravamo, così io e Carlo iniziammo a pressarle e ad ogni battuta non perdevamo occasione per abbracciarle e palparle.
    Ci sedemmo sul piccolo divano salotto e continuavamo ad abbracciarle e tastarle ora i seni ora il culo da sopra la gonna.
    Con mio grande stupore vidi che mia madre, forse un po' più brilla rispose a tono e ridendo disse:
    " E già, noi saremmo delle tardone ma se voi siete dei ragazzini di latte cosa volete approfittare… e poi cosa sareste in grado di fare? "
    federico allora iniziò a sbottonarle dei bottoni e apostrofò
    " Vediamo le tardone cosa possono offrirci ? "
    A d'un tratto mi sentii imbarazzato nel vedere che mia madre era in balia di mio cugino che la stava spogliando e lei presa dall'euforia lo lasciava fare.Ma preso da un impeto di orgoglio ed eccitazione iniziai anch'io ad allentare qualche bottone ad Emma che però essendo più lucida mostrava delle resistenze.
    Vedevo il mio amico toccare e palpeggiare il seno di mia madre che da sotto il reggiseno dava chiari segni di eccitazione, infatti i suoi capezzoli erano diventati turgidi come due chiodi; mentre io stavo lottando con Emma che continuava ad allontanare le mie mani ed ero solo riuscito a allentare due bottoni della camicetta. Dai Emma vediamo cosa sono in grado di fare questi due pivellini ? "
    Ci guardammo negli occhi io e Carlo e consapevoli di aver raggiunto il nostro scopo tirammo fuori i nostri piselli che ormai non aspettavano altro e li posizionammo davanti ai volti meravigliati delle due donne.
    Seguirono una decina di interminabili secondi di assoluto silenzio dove la meraviglia era generale, eravamo lì io Carlo con le nostre rispettive madri mezze spogliate ed eravamo ad un passo da scoparcele.
    Carlo, che all'inizio era il più titubante avvicinò il suo pene alla bocca di Gianna e lo fece scivolare dentro, lei approvando iniziò un pompino che solo a guardarlo dava un eccitazione immensa, Emma quasi a volersi vendicare di Gianna che stava spompinando il Figlio, afferrò la mia asta con vigore ed imitò la sorella.
    Era una sensazione indescrivibile eravamo lì a farci fare un pompino dalle nostre maddri le quali si dimostravano espertissime.federico tolse il pisello dalla bocca a Gianna ed iniziò a denudarla, gli tolse il camicione, oramai completamente sbottonato e slaccio l'enorme reggiseno, balzarono fuori due tettone enormi la mia asta e quella di Carlo ebbero un sussulto, Carlo si riversò sopra e iniziò a toccarle e a succhiare i capezzoli e a giocarci.Feci la stessa cosa con Emma e mi avventai prima sulle tette,piu piccole di quelle di mia madre ma piu sode,e poi tra le gambe in cerca di quella caverna di piacere che era la sua fica oramai gocciolante di umori.
    In preda all'eccitazione più completa dissi " Che ne dite di questi due pivellini ? "
    antonella: " Beh... come inizio non c'è male, ma spero resistiate! "
    Mentre Emma: " Sembra che ci desideravate da tanto, chissà quante seghe vi siete fatti pensando a noi. "Carlo: " Ad essere sinceri fino a stamattina. Ma ora la pagherete cara. "
    Intanto iniziammo quasi contemporaneamente a penetrarle, era stupendo vedere i nostri cazzi profanare quelle caverne oleose e vogliose, abbracciare le donne che sempre avevamo desiderato.
    Ad ogni colpo loro ansimavano e mugugnavano, erano calde e bagnate , sentivo il cazzo affondare in una spugna di carne infuocata il mio sguardo, però spesso si posava su mia madre e sulle sue enormi tette che sobbalzavano sotto i colpi di federico e il suo sguardo spesso incrociava il mio in un misto di desiderio, perversione e vergogna.
    Dopo un bel po' che pompavamo il primo a sborrare fu federico che tirato fuori il pisello lo poggiò sulle tette di antonella e la schizzò quasi in volto, lei per ricambiare si abbassò e lo ripulì per benino. Anch'io vedendo la scena lo tirai fuori e lo avvicinai alle labbra di Emma che appena lo vide sborrare aprì la bocca e bevve tutto ripulendolCi sdraiammo esausti per terra e rimanemmo in silenzio per un bel po'.
    Era quasi mezzanotte ed andammo a letto sfiniti sperando che la cosa non finisse lì.
    Erano le 8:30 del mattino quando ci svegliammo e io e federico, la prima cosa che ci chiedemmo, era se quella fantastica scopata fatta la sera prima era stata un sogno o era accaduto realmente. riccardo! " esordì Carlo con aria preoccupata e pensierosa " Abbiamo realizzato il nostro sogno erotico ma ora come dobbiamo comportarci, cosa diranno le nostre madri ? "
    " federico non so cosa risponderti sono anch'io preoccupato. Certo è stato stupendo e devo confessarti che non provavo nessuna gelosia mentre ti facevi mia madre ansi la cosa mi eccitava tantissimo. " Anch'io ho provato una strana sensazione, federico, quando ho visto Emma, mia madre, nuda che ti succhiava il pisello, una via di mezzo tra eccitazione e perversione e non ti nascondo che avrei voluto che al posto del tuo cazzo ci fosse il mio. "
    " Ma che maialoni che siamo... federico, ora la perversione sta prendendo il sopravvento stiamo parlando delle nostre madri e vogliamo scoparcele? Forse stiamo impazzendo. "
    " riccardo, ora viene il bello... dobbiamo affrontarle. "
    le nostre menti erano confuse, non sapevamo come comportarci e forse un po' ci pentivamo di quello che avevamo commesso.
    Ma la realtà ci richiamava al vivere e così una volta rivestiti, ci recammo in cucina per affrontare il giudizio universale .
    Arrivati in cucina trovammo antonella ed Emma che seduto al tavolo consumavano la loro colazione con i volti sconvolti. Salutammo con un classico " Buon Giorno " e loro risposero senza guardarci in un clima surreale.
    Eravamo lì in silenzio seduti tutti e quattro attorno ad un tavolino senza che nessuno avesse il coraggio di parlare e la tensione che c'era nell'aria era palpabile come una roccia.
    Io cercando di rompere il giaccio e facendo finta che nulla fosse accaduto la sera prima dissi " Oggi non si va in spiaggia ? "
    Emma rispose con una voce quasi roca e con la testa appoggiata sulla mano " Io non n'è ho voglia! "Io mi alzai ed abbraccia mia madre sedendomi sulle sue ginocchia, federico mi segui e fece lo stesso con sua madre.
    " Ci perdonate ? "
    " Ok, vi perdoniamo ma dovrete tenere la bocca chiusa con tutti! "
    Io tirando fuori una faccia tosta che meravigliò anche me stesso dissi guardando mia madre e mia Zia
    " Visto che abbiamo fatto pace perché con festeggiamo l'evento… Magari… "
    Mia madre mia zia mi guardarono con aria meravigliata e con grande stupore mia madre disse:
    " Ma guarda che faccia tosta……. Ma.. non stai mica provandoci di nuovo ……… ma siete due maialini………. Magari vi piacerebbe sostituire i papa e scoparvi le mamme? " io notando una certa complicità dissi
    " Beh, cosa ci sarebbe di male a RISOGNARE…………… IN FIN DEI CONTI E' PIACIUTO A NOI MA SOPRATTUTTO ANCHE A VOI "
    Mia madre e zia Emma si guardarono negli occhi e annuirono con la testa io infilai una mano nel pigiama di mia madre a le toccai una tetta lei mi guadò e con aria libidinosa mi chiese " Non vorrai mica scopare la mamma ??? dai Gigi se si RISOGNA si Risogna come ieri sera ognuna col proprio nipote col figlio non possiamo "
    federico intanto anche lui toccava il seno di sua madre e dsse
    "dai antonella, sarà un nostro segreto!"
    Loro accettarono ci alzammo e ci recammo verso la camera la letto ognuno palpando il culo della propria donna.
    in camera da letto si spogliarono e si stesero tutt'e due nel letto.noi le guardammo con i nostri cazzi che ormai non stavano più nella pelle e ci posizionammo tra le loro gambe iniziando a leccare le due fiche nere stupende loro mugugnavano e ci toccavano i capelli, dopo un po' ci mettemmo nel classico 69, e provai una sensazione indescrivibile nel vedere mia madre che mi succhiava il cazzo mentre io le lappavo la fica che ormai era un lago.

    Emma nel frattempo si dava da fare con federico e sembrava che volesse ingoiargli il pene per come lo succhiava e lui che continuamente molinava la sua figa in espressioni di goduria immensa.Mi staccai dalla presa e guardando mia madre con aria da vero maiale le dissi che era arrivato il momento di chiavare e scopare la sua figona, la feci mettere a pecorina e dopo averla toccata il culo la penetrai con tutta la mia forza. federico che mi imitava in tutto fece la stessa cosa con sua madre e ci ritrovammo fianco a fianco a pompare le nostre madri alla pecorina che con aria sconvolta dal piacere, si guardavano e si complimentavano per la nostra bravura.Io in preda all'eccitazione più travolgente dissi che volevo il culone di mia madre e lei
    " No riccardo sono vergine non l'ho mai fatto ti prego continua nella figa! " Emma da canto suo disse:
    " Dai antonella, una volta passato il dolore iniziale è bello "
    Carlo meravigliato
    " Come mamma hai il culo rotto ?? è stato papà ?? " e lei " Si, tuo padre... appena sposati.


    lo voglio anch'io. " così federico sfilò il cazzo dalla fica di sua madre e con un colpo preciso e secco inculò Emma che dopo un piccolo urlo di dolore lo incitò Che bello, dai fede... inculami a dovere, fammi godere... hai un cazzo stupendo. " a queste parole antonella si convinse
    " Dai riccardo proviamoci... ma fallo piano, inculami; voglio provare qualcosa di nuovo chiava il culo a tua madre. "Tirai fuori il mio cazzo e l'appoggiai vicino al foro anale, iniziai a spingere e dopo un paio di tentativi feci scivolare la cappela del mio glande nelle viscere di antonella , mi fermai per assestare l'asta nel culo e per prendere fiato mentre Gianna intanto dopo un respiro liberatorio disse: " Dai piccolo... sei dentro, ora inizia a muoverti lentamente... fai godere la mammina. "
    iniziai a muovermi con ritmo blando aumentando un po' alla volta i colpi che via via si facevano sempre più violenti e ad ogni colpo antonella ansimava e si dimenava dando pieno sfogo al suo piacere " Uuuummmmm è stupendo…….. cosa mi sono persa…….. ho il culo in fiamme ma non smettere inondami……….. dai riccardo sto godendoooooooooo. "
    sborrai che sembravo un fiume in piena e federicomi segui a ruota.
    Andammo avanti per tutto il resto della vacanza comportandoci in spiaggia come una classica famigliola in vacanza e a casa facendo le porcate come mai avremmo immaginato con chiavate di gruppo e nelle posizioni più strane.
    Come tutti i sogni che muoiono all'alba arrivò il giorno prima del rientro dei nostri padri e poi la fine delle vacanze.
    oggi di tanto in tanto capita che vado a trovare a casa sola la mamma di francesco, e lui a sua volta fa lo stesso come me
     
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