il fuoco di sant'antonio può venire 2 volte alla stessa persona

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  1. charly
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    Da sapere

    La dermatosi acuta di origine virale nota con il termine di “fuoco di Sant’Antonio” è causata dallo stesso virus che scatena la varicella, ovvero il virus varicella-zoster che appartiene alla famiglia degli herpesvirus. Quest’affezione, che colpisce prevalentemente soggetti adulti e anziani, è imprevedibile e provoca delle manifestazioni non solo fastidiose ma spesso anche molto dolorose.

    Cause


    Quando si viene in contatto per la prima volta con questo virus si contrae la varicella ma può accadere che, una volta guariti, il virus non abbandoni definitivamente l’organismo ma si ritiri nei gangli nervosi spinali dove, protetto dalle guaine che rivestono i nervi, può entrare in uno stato di latenza che può durare anche molti anni. Particolari situazioni possono poi favorirne il “risveglio” ed il virus si riattiva, si moltiplica e scatena la sgradevole sintomatologia che caratterizza il “fuoco di Sant’Antonio”. Quest’affezione, più frequente nell’età anziana, può comunque comparire anche in persone più giovani se si verificano delle condizioni che provocano un indebolimento, anche temporaneo, delle difese immunitarie, per esempio: stress, stato di debilitazione o di affaticamento, patologie che inducono immunodepressione, terapie antitumorali.



    Manifestazioni


    Le lesioni cutanee tipiche del “fuoco di Sant’Antonio” assumono una disposizione allungata che corrisponde al decorso del ramo nervoso “colonizzato” dal virus e vanno ad interessare quindi una precisa e circoscritta zona cutanea che varia da persona a persona. In ogni caso la localizzazione più frequente è quella toracica, a livello dei nervi intercostali, ma possono essere colpiti anche l’addome e il viso, in particolare le regioni intorno agli occhi.



    Dapprima compaiono delle chiazze arrossate sulle quali appaiono poi delle vescicole disposte a grappoli ed il cui contenuto dapprima limpido tende a diventare purulento e talvolta anche emorragico. Successivamente queste vescicole si rompono e si formano delle croste; in questo liquido è presente il virus per cui quando le vescicole si rompono e prima che si sia formata la crosta la persona è contagiosa e può infettare altre persone che possono venire a contatto con le lesioni.



    L’eruzione cutanea si accompagna a bruciore e a dolore anche molto intenso (che si manifesta su un lato del corpo); in alcuni casi il soggetto può lamentare anche febbre e malessere generale.



    Decorso e complicazioni


    L’eruzione cutanea solitamente si risolve spontaneamente nel giro di 2-4 settimane, il dolore si attenua e poi scompare e la maggior parte dei pazienti guarisce senza conseguenze.



    La forma di herpes zoster con interessamento dell’occhio è piuttosto rischiosa in quanto possono insorgere delle complicazioni per la vista: in questo caso, quindi, è necessario rivolgersi tempestivamente ad un medico specialista.Talvolta, soprattutto nelle persone anziane, una volta guarite le manifestazioni cutanee possono invece permanere per lungo tempo, anche per mesi, delle nevralgie post-herpetiche caratterizzate da dolori che possono essere anche particolarmente intensi al punto da causare nel paziente l’instaurarsi di un acuto stato di ansia e di sofferenza.



    Consigli utili



    Il trattamento del fuoco di Sant’Antonio prevede l’impiego di farmaci antivirali che si rivelano molto più efficaci nell’alleviare la sintomatologia e nell’accelerare la guarigione se assunti precocemente, quando compaiono i primi sintomi della malattia; a questa terapia può venire inoltre associata la somministrazione di analgesici allo scopo di controllare il dolore.
     
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0 replies since 25/11/2009, 08:21   1916 views
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