tutta la mia fiorita e verde etate analisi del testo completo qui!!!!

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  1. charly
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    Tutta la mia fiorita et verde etade” di Francesco Petrarca

     COMPRENSIONE COMPLESSIVA
    Individua il tema centrale della poesia.

    Petrarca è giunto all’età di 45 anni, in cui termina, secondo il pensiero del tempo, la sua giovinezza. Quando Laura sembra ricambiare del tutto il poeta, la morte la coglie, lasciando Petrarca nelle solitudine, nella sofferenza e nella malinconia.

     ANALISI DEL TESTO
    Esamina il livello sintattico:
    - in questa poesia prevale la coordinazione o la subordinazione?
    - C’è una netta disposizione tra quartine e terzine?
    - Le quartine e le terzine presentano delle simmetrie nella costruzione?
    - I membri sintattici del periodo coincidono con la misura del verso?

    In questo sonetto prevale la subordinazione, visto il grande impiego della congiunzione “et”. Non mancano, comunque, le proposizioni subordinate, anche se sono semplici e non di grado elevato (es. proposizione relativa; subordinate di primo o secondo grado).
    C’è una netta disposizione tra quartine e terzine: infatti le prime narrano i cambiamenti avvenuti nel poeta per la sua età e i timori che Laura ha abbandonato; nelle terzine viene espresso il desiderio di Petrarca, spezzato dalla morte della sua amata. Le due parti non sono comunque in simmetria, poiché il periodo è più complesso nelle quartine rispetto alle terzine: s trovano, infatti, subordinate alla principale, alla coordinata e anche alle subordinate.
    La sintassi non coincide con il verso, ma in ogni caso ogni strofa costituisce un periodo a sé stante.

    Esamina il livello ritmico:
    - vi sono cesure e forti pause interne al verso?
    - Dove si trovano le pause e gli enjambements?
    - Il ritmo è scorrevole o spezzato?

    In questo sonetto non vi sono forti pause interne, ma soltanto virgole all’interno del verso. I segni di punteggiatura forti (i punti) si trovano alla fine di ogni strofa, che la divide dalla successiva.
    Le cesure di questa lirica coincidono con gli enjambements: infatti, essi, spezzando il verso, costringono ad una pausa. Questi sono frequenti e sono sia deboli che forti: i più forti sono situati ai versi 1 e 2, dove il soggetto è separato dal suo verbo, e ai versi 10 e 11, dove il verbo è diviso in due parti.
    L’endecasillabo dei sonetti conferisce un ritmo lento al testo; inoltre il ritmo è spezzato da enjambements, cesure e punteggiatura.

    Esamina il livello retorico:
    - osserva le figure retoriche al verso 6 e 8. Quale funzione possiedono? Ci sono altre figure retoriche?

    Ai versi 6 e 8 si trova un ossimoro: “cara nemica” e “pene acerbe” causate da una donna di “dolce honestade”. Questa figura retorica ha lo scopo di mostrare come il poeta ama


    Laura sia per la bellezza che per le virtù, ma a causa di ciò diventa una nemica che porta dolore e sofferenza al poeta.
    Vi sono anche altre figure, come la metafora e la personificazione. La metafora si può trovare ai versi 2 e 3 “…e intepidir sentia già ‘l foco ch’arse il mio core, et era giunto al loco...”: la passione del poeta che viene meno è stata qui paragonata ad un fuoco che si sta spegnendo. La personificazione si trova nei termini “Amor” e “Castigate”: infatti, questi sentimenti e valori assumono caratteristiche e compiono azioni come se fossero esseri umani.

    Esamina il livello lessicale:
    - il lessico è ricercato o prezioso?
    - Vi sono latinismi?

    Il lessico è tutto sommato semplice, anche se compaiono termini ricercati come “speme”, “feglisi”… . Vi sono anche termini provenienti dal latino: etade, et, honestade, speme, securtade ecc.

     RIFLESSIONE
    Perché Laura viene definita “la mia cara nemica”? Fa un confronto con la canzone “Chiare, fresche et dolci acque”, dove Laura viene definita “fiera bella e mansueta”.

    Entrambe le definizioni sono ossimori e vengono utilizzati per esprimere sia l’amore e la lode di Laura da parte del poeta, sia per dimostrare che lei costituisce un pericolo, in quanto l’amore provato per lei è un bene materiale, vietato e non accettato dalla chiesa. Petrarca ama Laura, ma questo amore proibito lo fa soffrire, causandogli dolore e tristezza. Laura è, quindi, motivo di felicità e contemporaneamente di tristezza: il poeta è contento quando la vede, ma diventa triste poiché sa che quell’amore e quella felicità sono terrene e perciò proibite.

     RIFLESSIONE PERSONALE
    Rifletti sulla concezione dell’amore nel sonetto e più in generale sul Canzoniere di Petrarca.

    In questo sonetto l’amore è visto diversamente rispetto ad altre liriche: infatti, non è rappresentato come un guerriero o come un sentimento semplicemente terreno e materiale, cioè peccato. L’amore sta diventando più puro: la passione sta per spegnersi e l’amore si sta avvicinando all’onestà e può anche basarsi su un dialogo e non solo sul rapporto carnale.
    Nel corso del Canzoniere l’amore è presentato, invece, come un guerriero che colpisce il poeta in un momento non adatto, poiché esso è indifeso e impreparato all’attacco mentre Laura, che dovrebbe essere colpita dal sentimento bellico, poiché è pronta a difendersi, rimane immune alla sua grande forza.
    Amore è anche visto come peccato, in quanto sentimento terreno: Petrarca è consapevole di ciò, ma non riesce a non amare Laura, anche se sa che questa è una via sbagliata. Le sue giustificazioni per questo peccato sono sia la grandezza dell’amore per Laura, sia l’amare non solo la bellezza, ma anche le virtù interiori della donna.
     
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  2. L'insoddisfatto
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     ANALISI DEL TESTO
    Esamina il livello sintattico:
    - in questa poesia prevale la coordinazione o la subordinazione?
    - C’è una netta disposizione tra quartine e terzine?
    - Le quartine e le terzine presentano delle simmetrie nella costruzione?
    - I membri sintattici del periodo coincidono con la misura del verso?

    In questo sonetto prevale la subordinazione, visto il grande impiego della congiunzione “et”. Non mancano, comunque, le proposizioni subordinate, anche se sono semplici e non di grado elevato (es. proposizione relativa; subordinate di primo o secondo grado).
    C’è una netta disposizione tra quartine e terzine: infatti le prime narrano i cambiamenti avvenuti nel poeta per la sua età e i timori che Laura ha abbandonato; nelle terzine viene espresso il desiderio di Petrarca, spezzato dalla morte della sua amata. Le due parti non sono comunque in simmetria, poiché il periodo è più complesso nelle quartine rispetto alle terzine: s trovano, infatti, subordinate alla principale, alla coordinata e anche alle subordinate.
    La sintassi non coincide con il verso, ma in ogni caso ogni strofa costituisce un periodo a sé stante.
    [/QUOTE]

    In questo sonetto prevale la subordinazione, visto il grande impiego della congiunzione “et”. Non mancano, comunque, le proposizioni subordinate,
    Ma ti pare una cosa sensata?
    Non sarà caso mai la coordinazione invece della subordinazione?
     
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1 replies since 9/3/2010, 09:29   9157 views
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