Consigli ai corteggiatori

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  1. charly
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    Le donne sono strane

    Cosa giustifica un simile titolo? Perché è caratteristico delle femmine della nostra razza descrivere un tipo d’uomo e poi, tre giorni dopo, finire insieme ad un tizio completamente diverso. Questa mancanza di coerenza ci insegna che, operando con intelligenza e decisione, si può riuscire a conquistare il cuore (e gli altri organi interni) di qualsiasi donna. Se voi credete di non essere il "modello di uomo" della lei che vi interessa: fregatevene! La donna, anche se crede il contrario, in verità non ha un modello di uomo ideale; per un "uomo reale" butterebbe a mare tutti i "principi azzurri" che ha sognato. Il suo autentico "uomo ideale" siete voi che le state chiedendo un appuntamento, voi che tra due o tre giorni tenterete di baciarla. Approfittatene! Sacrificatevi! Fatelo per il suo, se non per il vostro, bene.




    L’appuntamento

    L’appuntamento è tutto. Il resto non ne è che la logica conseguenza. Quant’è dolce avere un appuntamento! E’ segno che la cosa c’è, c’è un intenzione, un desiderio. Il cliente ha apprezzato la vetrina ed è entrato nel negozio, la vostra merce - voi stessi! - trova mercato. Una sequenza classica è: 1) primo incontro, magari ad una festa; 2) telefonata due giorni dopo; 3) cinema; 4) cena; 5) e un paio di giorni dopo, o il fine settimana successivo, l’attacco generale: cinema, cena e… siete sulla soglia della camera da letto. Dopo sono affari vostri, non tanto per pudore, quanto perché in questa sede ci occupiamo esclusivamente di consigli ai corteggiatori, a godersi la ricompensa son buoni tutti.

    Le agenzie matrimoniali

    Purtroppo nessuno, tramite un articolo di giornale, potrà ottenervi appuntamenti (benché ci siano giornali di inserzioni e agenzie matrimoniali che vendono solo appuntamenti). Parliamo subito delle agenzie, il loro segreto è che sono molto più utili alle donne che agli uomini. Infatti per ogni quattro maschi che si iscrivono, c’è una sola femmina. Ciò significa che l’agenzia potrà organizzare molti più appuntamenti alle "lei" che ai "lui". Se siete donne potete approfittarne, se siete maschietti vi tocca ricorrere alla celebre esortazione di Totò: "Arrangiatevi!"

    Le "chat line"

    Un’altro strumento per avere appuntamenti è Internet. Avendo un computer, un accesso (costa tra le cento e le duecentomila lire l’anno) e un modem (un telefono per computer che ne costa altrettante), si possono frequentare le "chat line". Sono dei salotti virtuali, dove, battendo a macchina, si chiacchiera con altre persone. Vige l’anonimato più assoluto, finché non le incontrerete di persona o riuscirete ad ottenere un numero di telefono, non saprete mai chi c’è dall’altro lato della tastiera. Ciò nonostante funziona, ci sono molte coppie formatesi "chattando" sul computer. L’unico limite è che per ogni nove maschi che chiacchierano "in linea" c’è una sola femmina; Internet è ancora più una cosa da uomini che da donne, ma se vi sentite estremamente imbranati, l’anonimato della Rete delle Reti può sbloccarvi lo scilinguagnolo in maniera proficua e deliziosa.

    Prendetele la mano

    Speciale per i timidi: se durante il film, magari nel secondo tempo, allungate in modo "sano" la mano e prendete quella della vostra - sperate - futura partner e lei ve la lascia tenere, non crediate solo per questo di aver diritto ad ulteriori intimità. Lei non si sente minimamente compromessa da tale gesto. E allora voi che fate? Approfittate immediatamente della cosa e prendetele la mano. Se lei non si sente compromessa, voi neppure! Prenderle la mano è come darle un bacetto sulla guancia. Approfittatene senza pietà. Oggi si parla molto dell’ansia da prestazione; ebbene, c’è solo una cosa più frustrante di un maschio col cronometro: quello col righello. Comunque, il contrario di ansia da prestazione è "tranquillità da inerzia", quindi tenete sotto controllo l’ansietà e buttatevi. Peggio che un "No!" non potete ricevere, ma potrete dire a voi stessi: "Almeno ci ho provato! Chi se ne frega! Tenterò con un’altra."

    Cosa non fare

    La prima sera che uscite insieme, quando siete sotto casa non ditele: "Ti fermi a dormire da me?" Son cose che funzionano solo nei film americani. Quando lei, naturalmente, vi dirà di "No!", non peggiorate la situazione con uscite del tipo: "Ma io scherzavo." Tutti e due sapete che non stavi scherzando. Se avesse detto "Sì", col cavolo che ammettevate lo scherzo!

    Modo "verbale" o "gestuale" di dichiararsi

    La dichiarazione, la proposta, è l’esplicitazione del desiderio amoroso. E’ un momento imbarazzante perché il maschio si espone al rifiuto. Può essere fatta a parole o avvicinando le labbra alle sue sperando che scatti la scintilla. La scelta tra le due modalità non è fissa, ci si regola secondo l’occasione. Un trucchetto per i timidi: lanciate un piccolo grido di dolore e prendete a massaggiarvi l’occhio, spiegando che vi è entrato un moscerino. Lei si avvicinerà al vostro viso, vi guarderà negli occhi e così facendo romperà un tabù. C’è infatti una distanza minima che separa uomini e donne: se lei avvicinerà il suo volto al vostro, cercando il benedetto e misterioso moscerino, il più è fatto. Baciatela, le sarà difficilissimo resistervi.

    Se lei vi rifiuta

    Poniamo che vi vada male, vi dichiarate ma lei rifiuta. Succede, ma non è così grave. Intanto rassicuratevi: nessun "no" è definitivo. Incassate la rispostaccia e tenetevi pronti a riprovarci. Insistete con garbo, ritelefonatele senza portare rancore, e dopo un po’ di tempo chiedetele un altro appuntamento. Se lei accetta di uscire nuovamente con voi, non è pregiudizialmente contraria ad un futuro rapporto, ed ecco che voi, forti di questa considerazione, sapete che se avete ottenuto un nuovo appuntamento dopo un rifiuto, vi si sta dando un’altra occasione. Quindi un "No" comporta solo la necessità di un nuovo incontro.

    Non aver fretta

    Mai dichiararsi troppo presto. Formare una coppia è assimilabile a costituire una società commerciale, le donne non si mettono in società col primo che passa e di cui non sanno nulla. Appena la vostra personalità uscirà fuori nei futuri appuntamenti, avrete l’occasione di baciarla intensamente. Rimandare questo piacere è un modo di pregustarlo. Uscire insieme è una dichiarazione di guerra, ma basta studiare la storia militare per vedere che tra: dichiarazione dello stato di belligeranza, mobilitazione, scelta di dove concentrare le truppe e il primo sparo, possono passare anche dei mesi. Il primo colpo toccherà a voi, è una responsabilità ma è anche un piacere, quasi un divertimento. Se tra due adulti liberi e consenzienti, in media dopo tre sere si finisce a letto, se è già la quarta sera e ancora non c’è aria che lei la molli, ebbene, lei sa perfettamente che voi potreste accampare tale simbolico diritto. Se capite che la carne non è ancora cotta, non abbiate fretta di spegnere il forno, tenetela sui carboni accesi. Ve la darà, statene certi, dovete solo scegliere i tempi giusti.

    Non ha nessun motivo per resistervi

    E’ così automatico e naturale che una donna con cui avete un appuntamento arriverà all’intimità con voi che la minima fretta non potrebbe che ostacolare il lento avvicinamento fino alla posizione orizzontale. Ragionate: perché non dovrebbe darvela? A riprenderla c’è sempre tempo. Se lei avrà ben chiaro che voi gliela terrete bene, pulita, che la scoperete tutte le sere, le terrete tutte le cosine in ordine e ogni tanto gli darete pure una registrata alle puntine, quei due cosi dritti e duri al centro del petto. Fatele capire che con voi potrà star sicura, che se anche un giorno (nell’eventualità che scada la garanzia) voi la dovreste riportare indietro, lei sarebbe più bella, più matura e più interessante di com’era prima. Che lo stare accanto a voi riuscirà a trasmetterle positività, una visione umoristica della vita, una volontà di esplorare e di esplorarsi, una conoscenza e un miglioramento che giustifichi tutto il tempo che passerà abbracciata a voi.

    Il potere di seduzione delle debolezze

    Durante il corteggiamento va bene pavoneggiarsi, ma con giudizio, un quadro di luci e ombre è più seducente di un flash abbagliante. Esponete il meglio di voi e tutte le vostre forze, ma non la spaventate. La donna desidera ardentemente una storia coinvolgente, ma ne ha anche una terribile paura. Tranquillizzatela e fatevi desiderare, mai temere. Accennate, così, tanto per dire, anche alle vostre debolezze, indicatele qualche scorciatoia per il vostro cuore. Fatele credere che avete punti deboli, tanto ce li avete e prima o poi verranno fuori. Sputtanatevi. La rassicurerete e lei crederà di più alla sua forza. Solo così accetterà di entrare in società con voi. Nella maggioranza dei rapporti il maschio recita il ruolo del figlio (o del padre), mentre lei si atteggia a madre (o a figlia). Non c’è niente di male a impersonare un ruolo, basta riuscire, quand’è il momento, a recitare anche quello complementare, essere pronti a rovesciare le parti. Se vi capita di giocare a fare il figlio allora è tutto più semplice, i vostri difetti diventato virtù che solo lei crede di aver avuto occasione di scoprire: "Ogni scarafone è bello a mamma sua".

    Alcuni trucchi per lo "spasimante"

    Nel far la corte bisogna essere originale ma non troppo. Non rifiutatevi di offrirle fiori, con la scusa che è troppo banale. E’ un’arma deliziosa, perché privarsi della sua potenza di fuoco? "Corteggiare" deriva, da un punto di vista etimologico, dall’amor cortese, dalle corti dei castelli medievali dove nobili e menestrelli componevano sonetti per le loro innamorate, essere "cortesi" significa mostrarsi gentili, e perché no: "romantici", una parola che spaventa gli uomini e manda in brodo di giuggiole le femmine. Nessuno vi obbliga a essere romantici per tutta la vita, ma durante il corteggiamento è vantaggioso farlo. Dare una rosa a una "lei" è come darle una botta in testa, i risultati sono identici, quindi se volete "stenderla": posate la clava e passate dal fioraio. Quando si ha intenzione di sedurre, bisogna esserci e non esserci, premere ma senza risultare appiccicoso, tanto lei ha capito benissimo le vostre intenzioni, anche se a volte la donna esige da voi più tempo di quel che avevate preventivato. Potete pure fare il signore, tenere in penombra la voglia di baciarla che pur vi attanaglia, e decidere di azzannare all’improvviso, con un colpo deciso sulla giugulare. Ma soprattutto non vergognatevi mai di fare l’ennesima telefonata, può essere proprio quella che la mette K.O..

    Fingersi impotente

    Se proprio non sapete a che santo votarvi, confessate alla corteggiata di turno che il sesso non vi dice più niente. Pare incredibile, ma da un piccolo sondaggio risulta che due donne su tre si sentirebbero stimolate dal risolvere un caso disperato, un’apatia erotica. E’ la sindrome del "io ti salverò". Poi, appena lei ha abboccato, date uno strattone al filo, ed ecco che la canna da pesca, sollecitata, diventa dura come l’acciaio. Lei ne sarà così commossa da sentirsene onorata, premiata e felice. Chi siete voi per negarle questa piccola soddisfazione?

    Fammi la carità di un orgasmino

    Fra amici ci si aiuta, ma se un maschietto chiedesse alla sua donna : "Per favore, facciamo l’amore" riceverebbe un rifiuto disgustato. La donna per concedersi deve provare emozioni, non solo eccitamento. Certe donne, in certe occasioni, lo possono fare anche per denaro, concedersi però è sempre un atto di volontà, ed ha bisogno di una giustificazione. Il bisogno o il desiderio di un maschio non sono una giustificazione. La donna si rende conto che quell’uomo potrebbe fare la stessa richiesta a qualsiasi altra. Che lei è presa per un mezzo di detumescenza, non come un fine, che viene considerata come uno strumento che gratta un prurito in una zona scomoda, come una "sgonfiatrice di obelischi".

    L’equificanza assoluta

    Una cosa non dovete assolutamente fare: farle capire che per voi una donna vale l’altra. Mai! Lei è "unica" per definizione, è la donna in cui siete in quel momento, il numero che avete giocato alla roulette. La donna teme il maschio che ne cerca "una qualsiasi purché respiri". Coniando un neologismo, possiamo denominare questo atteggiamento come un caso di "equificanza assoluta". Per la donna, al contrario, non esiste "equifallanza assoluta", l’uomo se lo deve scegliere, lo deve accettare, lo cerca per costruire qualcosa di stabile, spinta dalla sua voglia di autoanalisi, dalla curiosità per la diversità, dal desiderio che ha di esplorare corpi, vedere reazioni, scoprire sulla propria pelle zone sensibili alle attenzioni.

    Incontrare un essere umano

    Ma se in fondo si chiede così poco ad un altro, compagnia, piacevolezze, le piccole cose che rendono comoda e gradevole un’esistenza , è allora vero che una donna vale l’altra ? L’"equificanza assoluta" condiziona effettivamente i comportamenti e le scelte dei maschi? Intanto non è biologicamente vero. La donna usa il corteggiamento per sapere se si fida di chi vorrà al fianco. La competizione dei maschi non è solo piacevole viverla da femmina corteggiata, è prima di tutto un espediente dell’evoluzione per migliorare gradualmente la specie. A noi non interessa, adesso, discutere quanto sia vera l’equificanza per il vostro caso in particolare, ma dimostrare che è più che altro un falso problema. Cercate solo una donna, una qualsiasi vi andrebbe bene? Questo è falso in assoluto, ma è vero nel senso che l’uomo, in fondo, cerca solo un altro essere umano. Se l’amico ideale a cui stiamo dando consigli - il lettore-tipo di "Play boy" - avesse avuto un’altra storia personale, poteva addirittura essere un gay, ciò non toglie che tutti cercano "altri esseri umani". Ecco allora che l’uomo desidera un appuntamento con "quella donna lì" principalmente perché lei è una persona, un individuo simile e insieme diverso, un amico e un’amante, con la gran comodità di essere anche di un sesso diverso.

    Parlare, parlare e ancora parlare

    Chiacchierate. Mettetevi a nudo. Affrontate argomenti seri e imbarazzanti. Il silenzio o il cicaleccio sui dettagli, non porta da nessuna parte. Per il maschio di fine secolo - la vittima principale del R.E.C. (Raffreddamento Emotivo Contemporaneo) - a volte è più facile esternare i propri sentimenti chiacchierando con un amico che con l’attuale o futura consorte. Eppure con una donna potrete parlare per ore delle vostre emozioni (finalmente!) e le donne adorano gli uomini che confidano i loro pensieri profondi e autenticamente personali. Mostrarsi dei "duri" credendo che ciò esalti la vostra figura è sprecare un’opportunità. Non è una buona partenza per affiancarsi ad una persona che sarà la compagna nel viaggio all’interno di voi stessi.

    Una falsa parità

    "A noi ci hanno rovinato le femministe". Confessa un ex-sessantottino. "Chi era di sinistra doveva stare con gli oppressi, e le donne, indubbiamente, lo erano". Venti anni dopo le anticamere degli "andrologi" (i ginecologi degli uomini) e i cinema a "luci rosse" sono zeppi di quarantenni pieni di cicatrici per una battaglia - quella contro l’ex sesso debole che prende coscienza - persa in partenza. E’ stato uno scontro paramilitare in cui molti dei maschi migliori - dei più sensibili - ci han rimesso le penne (quelle dell’"uccello") e che molti si son sforzati di accettare se non con onore almeno con dignità. "La donna deve venire ad ogni amplesso, altrimenti si viola la parità". Una legge fantastica, di tale matematica certezza da sembrare un postulato della fisica nucleare, ma la parità in amore vale come il "due di coppe". Basta considerare che per secoli, l’intimità tra i coniugi cristiani non l’ha considerata minimamente. Oggi la situazione è abbastanza cambiata. Ci son ragazze, benché rare, che fanno patti chiari: "Sesso si, ma niente intimità!"

    Innamorarsi: ma ne vale la pena?

    Certo! Solo un’innamorata è capace di affiancarsi all’attuale corteggiatore per interagire e immedesimarsi nella sua vita. Anche se non è (del tutto) vero, ditele che l’amate, confessatele che vi state innamorando, mentite spudoratamente. Lei ne sarà così felice da darvi in cambio un flusso d’affetto così intenso da stupirvi. Perché rinunciare a queste splendide sensazioni? Molti maschi cercano solo una "storia", un’avventuretta condita con un briciolo d’intimità. Però è risaputo che le donne cercano sempre di più, vogliono un compagno, qualcuno che le ami, che accetti di essere al loro fianco e le accompagni sui sentieri della vita. Se cercate qualcosa di "minimalista" fatelo pure, ma nessuno vi obbliga ad ammetterlo. Fate il primo passo, ingannatela autoingannandovi, spendete per l’investimento iniziale e poi godetevi gli interessi. Magari sentite solo un fuocherello, una scintillina, ma chi vi costringe a confessarlo? Meglio una dolce bugia o una noiosa, sciapa, inutile verità? A dire "io non ti amo più" si fa sempre in tempo, cambiare idea non è un reato, e allora finche potete regalatele un’illusione, ve ne sarà enormemente grata.

    Fatevi aiutare a guardarvi dentro

    Spesso si cerca una "fidanzata" perché solo lei sarà capace di estrarre dalle vostre esperienze, dal tempo che passerà con voi, ciò che di nobile, emozionante e prezioso è ancora nascosto nell’animo del relativo partner. L’uomo in questione potrebbe compiere il suo "viaggio all’interno di se stesso", potrebbe essere aiutato nel guardarsi dentro, anche chiacchierando con un amico, ma la vostra futura donna è lì! La state corteggiando, lei vi vuole, voi le piacete o non sarebbe lì, magari dentro un cinema, con voi. Voi siete dolce, siete per lei, e lei è calda, pronta ad accogliervi, a fare ponte con la vostra anima, e facendolo vi renderà felice, e di questo ringrazierete ogni giorno gli Dei del Cielo. Buttatevi, meglio addosso a lei che da un ponte!

    Ma a "lei" chi glielo fa fare? Diceva Woody Allen: "Io non mi iscriverei mai ad un club così miserabile da accettare tipi come me tra i suoi iscritti." Ottimismo! Tirate fuori tutta la vostra autostima! Se la donna che avete scelto o incontrato per caso, vi dimostra un minimo di attenzione, se accetta di venire al cinema insieme a voi, se si ferma a chiacchierare e se si aprirà al vostro seme, è segno che le siete piaciuto. Perché lo fa, forse non lo sa neanche lei, ma lo fa, molte lo hanno fatto per milioni e milioni di anni, o non eravamo qui a parlarne. Magari poi si scopre, dopo figli, nipoti e nozze d’oro, che ha scelto voi perché eravate il fantasma di suo padre. E allora o tutti possono svolgere il ruolo di fantasma paterno, oppure quella donna con cui avete bramato e ottenuto un appuntamento è lì, ed è unica. In quel momento (o meglio: in quel periodo della vostra vita) lei è tutte le donne del mondo perché è la sola a cui dedicate pensieri e desideri, a lei siete pronti a parlare col cuore in mano, forse a un’altra avreste raccontato di meno, nessuno lo potrà mai sapere.

    Se andate in "bianco"

    Per finire un ultimo consiglio a chi - fortunello! - si è già accoppiato. Se già state insieme da un po’ di tempo e lei una sera non ve la dà, è, il più delle volte, per un motivo banalissimo: c’è fretta, si sente non pulita, è deconcentrata, è ansiosa per altri motivi. Insomma la cosa non riguarda quasi mai la persona che viene rifiutata. E’ chiaro che a voi la cosa da molto fastidio, un innamorato è sempre in "fregola" per definizione, ma guai a insistere in maniera noioso, esplicita e banale. Tenetevi voglia e rabbia e fate il signore. C’è bisogno di incazzarsi tanto? Un vero uomo cerca di prenderla con la massima filosofia.
     
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